Nel programma della BMTA, sabato 29 ottobre la Sardegna e il Sinis saranno al centro del dibattito con la conferenza sulla “Statuaria preistorica in Sardegna e il modello Mont’e Prama”. Interverranno il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni, il direttore del Menhir Museum di Laconi Giorgio Murru e la direttrice della Fondazione Mont’e Prama Nadia Canu.
“Proponiamo una Sardegna come meta del turismo culturale, affinché possa crescere l’interesse verso una terra dalla storia millenaria, che ha un patrimonio inestimabile da offrire al visitatore durante tutte le stagioni dell’anno. Ci presentiamo al mondo del turismo archeologico con una sfida che intendiamo vincere” ha affermato l’assessore al Turismo della Regione Sardegna Gianni Chessa.
“Quest’anno l’organismo nato a Cabras nel luglio del 2021, si presenta alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico in una veste ancora più strutturata a seguito della recentissima nomina della direttrice. L’obiettivo è quello di promuovere il territorio attraverso incontri mirati a presentare la Terra di Mont’e Prama come modello di sviluppo in un’ottica di turismo globale, all’interno del quale intendiamo posizionarci come meta competitiva, in grado di assicurare un’offerta completa, un’esperienza di viaggio appetibile a livello archeologico, ambientale ed enogastronomico” ha dichiarato il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni.
La Fondazione Mont’e Prama, oltre a curare lo stand della Regione Sardegna, partecipa alla Borsa collaborando, in altri spazi, con il Gal del Sinis, a garantire una promozione territoriale di largo respiro, comprendente le eccellenze enogastronomiche di un territorio fertile e ricco di produzioni di alta qualità.
Con la partecipazione alla Borsa Mediterranea di Paestum guerrieri, arcieri e pugilatori continuano il percorso di promozione territoriale che nell’ultimo anno ha portato il nome del Sinis nei musei nazionali e internazionali, dall’Ermitage di San Pietroburgo, al museo nazionale per la Preistoria e Protostoria di Berlino, all’Archeologico di Salonicco e di Napoli, con un ampio successo di pubblico, e che prosegue con la mostra itinerante già esposta al Palazzo Reale di Genova, per cui sono previste altre dodici tappe nel corso del 2022 e 2023.