Pubblichiamo le richieste di rettifica integrale, con la medesima evidenza grafica di titolo, immagini e testo, che – a norma dell’articolo 8 della legge 47/1948 sulla stampa – Anthony Muroni, presidente della Fondazione Mont’e Prama, ha inviato al quotidiano L’Unione Sarda.
Le richieste, salva ogni altra iniziativa, in ragione del danno patito per le errate informazioni propalate in questi giorni, riguardano l’articolo titolato I Giganti di Mont’e Prama diventano Romanici, pubblicato in data 22 gennaio 2023; l’articolo titolato Giganti, spese a gogo, spot & filo rosso di Pisa, pubblicato in data 25 gennaio 2023; l’articolo titolato Giganti e Nuraghi, monitor e cartone d’oro, pubblicato in data 26 gennaio 2023; l’articolo titolato Mont’e Prama, spese infinite, calcio & viaggi, pubblicato in data 27 gennaio 2023.
Vediamo nel dettaglio.
I Giganti di Mont’e Prama diventano Romanici
L’articolo del 22 gennaio prende origine da una notizia vera e incontestata (la comparsa di un cartello del progetto “Itinera Romanica” sulla recinzione del sito archeologico di Mont’e Prama) ma prosegue con una lunga serie di affermazioni gratuite, allusive, indimostrate e indimostrabili, che si configurano come un pretestuoso e mirato attacco alle attività della Fondazione Mont’e Prama e del suo legale rappresentante.
A suffragio delle tesi dell’articolista vengono citati fatti che mischiano attività svolte da altri soggetti istituzionali in periodi antecedenti alla costituzione della Fondazione (su tutti l’assessorato regionale del Turismo) a procedure amministrative regolarmente svolte all’Area amministrativa e finanziaria della Fondazione, nella stretta osservanza dei canoni della pubblica amministrazione e con pratiche di evidenza pubblica che si sono tradotte in atti di impegno di spesa, pubblicazione sul portale Sardegna Cat, adozione di determine di incarico e immediata pubblicazione delle stesse nella sezione Trasparenza del sito monteprama.it (digitate Archeologika 2022 nel campo “cerca”) Il tutto sotto l’egida di Anac, revisori dei conti e uffici regionali convenzionati. Ironia della sorte, di alcune di quelle risorse ha beneficiato anche la concessionaria pubblicitaria del gruppo “L’Unione Sarda”.
In quanto allo stato di “incuria” nel quale versa il sito archeologico di Mont’e Prama, è agli atti che dopo 48 anni di inerzia – senza che nessuno dei presidenti della Regione Sardegna e dei parlamentari sardi in carica dal 1974 al 2018 si sia mai occupato di risolvere strutturalmente il problema – dal novembre 2021 la Fondazione Mont’e Prama è al lavoro con Regione Sardegna, MiC e Comune di Cabras per realizzare la messa in sicurezza, l’infrastrutturazione e la musealizzazione del sito.
Con un finanziamento regionale da 2.080.000 euro sono stati affidati incarichi progettuali e realizzato un concorso internazionale di idee (leggi di più), tuttora in corso di svolgimento. Nel rispetto della vigente normativa, acquisite le autorizzazioni, i lavori verranno regolarmente avviati.
Giganti, spese a gogo, spot & filo rosso di Pisa
L’articolo, pubblicato il 25 gennaio con sottotitolo “Lo scontro fra Comune di Cabras e Fondazione Mont’e Prama, valanga di soldi a trattativa privata, si produce, in maniera suggestiva e arbitraria, in una lunga serie di affermazioni gratuite, allusive, indimostrate e indimostrabili, che si configurano come un pretestuoso e mirato attacco alle attività della Fondazione Mont’e Prama e del suo legale rappresentante.
Avendo già dato conto delle attività che la Fondazione Mont’e Prama ha svolto e svolge per porre rimedio alla situazione di incuria nella quale dal 1974 versa il sito archeologico dove è stato ritrovato il complesso statuario, è opportuno chiarire che l’Atto Costitutivo della Fondazione attribuisce alla stessa, nello specifico, la missione di valorizzare e promuovere i beni archeologici a essa affidati: il complesso scultoreo di Mont’e Prama, l’antica città di Tharros, l’ipogeo di San Salvatore e la torre costiera di San Giovanni. Dunque, predisporre progetti, reperire finanziamenti, svolgere i programmi, metterli in rilievo con la sua attività di comunicazione sono le direttrici principali. “Spendere soldi” (di cui ha beneficiato anche la concessionaria pubblicitaria del gruppo “L’Unione Sarda”) in eventi, promozione, pubblicazioni è esattamente il compito della Fondazione, naturalmente secondo la strettissima osservanza del dettato della legge e secondo le procedure da essa previste. Cosa che è stata, senza deroghe, fatta.
È palesemente non rispondente al vero che la differenza di vedute con il Comune di Cabras sul bilancio di previsione 2023 (dunque, su attività ancora da svolgere), presa a pretesto per giustificare le arbitrarie allusioni dell’articolista, sia in qualche modo legata alle attività di promozione svolte nel 2022 e, peggio ancora, alle procedure seguite in materia di incarichi. Del resto, che il motivo non sia questo ne ha dato conto la stessa L’Unione Sarda, in una intervista al sindaco di Cabras, nella quale lo stesso ha smentito la circostanza, allusivamente e arbitrariamente introdotta dalla cronista.
Nello specifico, l’evento a cui si fa riferimento nell’articolo di cui all’oggetto (“Archeologika 2022”) rientra tra quelli previsti dalla Convenzione ai sensi dell’articolo 15 della legge 241/1990 per la realizzazione di programmi di attività a supporto della valorizzazione, promozione e comunicazione del turismo culturale, firmata il 15 dicembre 2022 fra l’assessorato regionale al Turismo e la Fondazione Mont’e Prama. In questa sede ci si limita ad affermare che la manifestazione è stata svolta seguendo gli atti di indirizzo dell’Assessore e in stretta connessione con gli uffici dell’Assessorato. Alla Fondazione Mont’e Prama, lungi dalle gravi allusioni contenute nell’articolo in oggetto, dovrebbe essere assegnata una medaglia per la pazienza, l’abnegazione, l’efficacia e il rigore con i quali ha sopportato l’onere dell’organizzazione di un evento “complesso”.
Potete leggere qui dei risultati di Archeologika 2022
Giganti e Nuraghi, monitor e cartone d’oro
L’articolo del 26 gennaio si produce, in maniera suggestiva e arbitraria, in una lunga serie di affermazioni gratuite, allusive, indimostrate e indimostrabili, che si configurano come un pretestuoso e mirato attacco alle attività della Fondazione Mont’e Prama, del suo legale rappresentante, del suo Cda e dei suoi dipendenti.
Spiace, che nell’opera di copia e incolla delle determine legate al progetto “Archeologika 2022”, pubblicate con immediatezza nella sezione Trasparenza del sito monteprama.it (digitate Archeologika 2022 nel campo “cerca”), l’articolista – preso dall’intento di descrivere una Fondazione Mont’e Prama spendacciona e dedita al malaffare – finisca per tirare in ballo l’assessorato regionale al Turismo.
L’indicazione di utilizzare per gli allestimenti materiale riciclabile e di dotare gli allestimenti stessi di un adeguato numero di monitor è infatti arrivata al progettista (selezionato attraverso una gara a inviti, ancorché l’affido fosse sotto soglia) – come da previsioni della convenzione firmata nel dicembre 2021 fra l’assessorato regionale al Turismo e la Fondazione Mont’e Prama – dall’assessore regionale al Turismo, nel corso di un sopralluogo alla Passeggiata coperta, effettuato il 16 febbraio 2022. Sopralluogo al quale i vertici della Fondazione Mont’e Prama erano assenti.
Le tabelle con i singoli centri di costo, inoltre, sono state stabilite con l’approvazione del Piano operativo di dettaglio, siglato congiuntamente da assessorato regionale al Turismo e Fondazione Mont’e Prama il 31 gennaio 2022. E a quelle, obbligatoriamente, si è attenuta l’Area economica e finanziaria della Fondazione nel determinare gli affidamenti.
In quanto ai costi legati a pulizie ed energia elettrica, gli stessi si sono resi necessari – con tariffe che sono state determinate dai concessionari della Passeggiata coperta – in quanto quei due servizi non sono stati messi gratuitamente a disposizione, com’era invece parso pacifico in un primo momento.
In quanto all’incauta affermazione sulla destinazione al macero del materiale riciclabile utilizzato, i cittadini gradiranno sapere che gli stessi – per la prima volta da quando quel tipo di materiale viene utilizzato nel corso di manifestazioni patrocinate da enti pubblici – non sono stati smaltiti ma sono adeguatamente conservati nei magazzini concessi in uso temporaneo alla Fondazione dal Comune di Cabras, in attesa di essere riutilizzati (proprio in un’ottica di rispetto dell’ambiente e di risparmio di fondi pubblici) nel corso delle manifestazioni che si svolgeranno nell’estate 2023 nel villaggio di San Salvatore
Mont’e Prama, spese infinite, calcio & viaggi
Il 27 gennaio, nella furiosa opera di copiatura degli atti di spesa integrali trasparentemente pubblicati dalla Fondazione Mont’e Prama, l’articolista si produce in una pericolosa manovra di annebbiamento dei lettori.
Le spese in promozione e valorizzazione fanno integralmente parte – e sono dettagliatamente regolate da esse – della Convenzione ai sensi dell’articolo 15 della legge 241/1990 per la realizzazione di programmi di attività a supporto della valorizzazione, promozione e comunicazione del turismo culturale, firmata il 15 dicembre 2021 con l’assessorato regionale al Turismo e del programma Grande progetto Mont’e Prama, firmato a dicembre 2021 con il Centro Regionale di Programmazione, entrambi approvati all’unanimità dal Cda.
All’interno di quei piani non è prevista nessuna sponsorizzazione di Cagliari Calcio e Dinamo Sassari ma il varo di una campagna di comunicazione congiunta finalizzata ad ampliare il pubblico che tradizionalmente si avvicina al mondo della cultura, utilizzando il veicolo dello sport. Per questo, in collaborazione con le due società, sono state organizzate conferenze, mostre fotografiche e “call to action” (tutte molto partecipate) presso prestigiosi musei in Italia e in Europa, in occasione delle trasferte in città d’arte: Genova, Palermo, Napoli, Malaga, Digione e Salonicco. Altre si svolgeranno nel corso della stagione sportiva a Verona, Parma, Brescia, Bari, Bologna e Milano.
L’acquisto di pubblicità su quotidiani nazionali (per “Archeologika 2022”) e le campagne di comunicazione fanno a loro volta parte delle azioni previste dalla Convenzione con l’assessorato al Turismo, come pure l’apertura del frequentatissimo Visitor Centre di Cagliari, che sempre l’Assessorato ha inteso ubicare presso l’ex Manifattura Tabacchi. È arbitrario mischiare questa azione ai singoli affidamenti regolarmente assegnati dagli uffici per “Archeologika 2022”.
La furiosa opera di copiatura non ha trascurato di mischiare le azioni di promozione con quelle della gestione ordinaria: per il suo funzionamento la Fondazione sostiene spese (approvate all’unanimità dal Cda) per personale e collaboratori, attingendo regolarmente al suo bilancio ordinario.
Per il funzionamento del sito monteprama.it la Fondazione è subentrata a un precedente contratto stipulato dalla Regione Sardegna con la società che è indicata nell’articolo. Infine, si fa presente che, con comunicazione effettuata sin dal suo insediamento, il presidente ha esplicitamente rinunciato a ogni rimborso per spese chilometriche o trasferimenti per percorsi effettuati all’interno della regione: è dunque fantasiosa l’ipotesi che utilizzi o abbia utilizzato un autista. L’incarico al quale si fa riferimento prevede i trasferimenti di personale e collaboratori dal museo di Cabras all’aeroporto di Cagliari, in occasione di trasferte per fiere o eventi.