“Da oggi sarà possibile ricostruire la corretta narrazione della storia che sinora è mancata” – ha dichiarato il sindaco di Cabras Andrea Abis. Con la nascita della Fondazione “prende avvio una nuova fase di gestione dei beni di Cabras”. Su tutte, “la riunificazione del complesso delle sculture a Cabras, un aspetto fondamentale che significa rispetto del progetto scientifico, riconoscimento della dignità dell’autonomia locale e valorizzazione del connubio fra beni culturali e luoghi d’origine”.

Con la firma del primo luglio nasce la Fondazione Mont’e Prama, una nuova istituzione che gestirà lo splendido patrimonio costituito dalle statue di Mont’e Prama, l’area archeologica di Tharros, la Torre di San Giovanni e l’ipogeo di San Salvatore.

La preziosa collaborazione tra il Ministero della cultura, la Regione Sardegna e il Comune di Cabras ha permesso di raggiungere questo importante risultato, che offre uno strumento fondamentale per la valorizzazione di una delle maggiori testimonianze di un’antica civiltà mediterranea.

Il Ministero della cultura conferirà alla Fondazione il complesso delle sculture di Mont’e Prama e l’immobile realizzato in funzione dell’ampliamento del Museo archeologico di Cabras, con un finanziamento di tre milioni di euro.

Il consiglio di amministrazione della nuova fondazione è presieduto dal giornalista Anthony Muroni ed è composto da Paolo Fresu (musicista), Patricia Olivo (segretaria regionale Mic) in rappresentanza del MiC, Andrea Abis (sindaco di Cabras) e da due rappresentanti della Regione Sardegna: Efisio Trincas (medico, ex sindaco) e Graziella Pinna (insegnante). Presto la nomina dei componenti del comitato scientifico.

Obiettivi principali della Fondazione saranno, tra l’altro:
– la predisposizione e l’attuazione di un piano strategico di sviluppo turistico-culturale e di valorizzazione, anche paesaggistica, del territorio del Sinis e di Mont’e Prama
– il potenziamento dei servizi offerti al pubblico, sia in termini di accoglienza sia di promozione della conoscenza
– l’organizzazione di attività didattiche e formative capaci di avvicinare il pubblico al patrimonio culturale
– l’ideazione e la realizzazione di iniziative di ricerca, studio, documentazione, informazione ed educazione, incentivando la collaborazione con Università, Accademie e Centri di ricerca e restauro nazionali e internazionali.

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