“A partire dalla nascita della Fondazione Mont’e Prama abbiamo ritenuto fondamentale creare una rete coinvolgendo tutti i siti archeologici della Sardegna, consapevoli del fatto che la crescita del Sinis debba diventare un’opportunità per tutta la regione, in accordo con le rappresentanze istituzionali che a partire dallo scorso anno, per la prima volta, si sono trovate a uno stesso tavolo in unione di intenti, insieme per concertare il futuro dei siti” ha detto Muroni.
L’imminente lavoro della Fondazione, così come già quello della scorsa stagione, sarà tempestato di eventi, manifestazioni di alto livello regionale e internazionale, a partire dalla storica mostra che nel mese di maggio vedrà al Metropolitan Museum di New York un Gigante di Mont’e Prama, su progetto scientifico a cura della direttrice della Fondazione Mont’e Prama Nadia Canu, proseguendo con la conferenza internazionale su Tharros che si terrà alla Columbia University.
“Aprire una collaborazione col mercato americano assume valore non solo dal punto di vista scientifico ma anche turistico – ha spiegato Muroni -. Il nostro lavoro, insieme a quello degli assessorati regionale del Turismo, della Programmazione e dell’Industria, sarà in grado di avviare un sistema di promozione che darà i suoi importanti frutti nel ritorno territoriale, come già stiamo vedendo attraverso le campagne di comunicazione avviate insieme a importanti partner sportivi, che ci hanno dato la possibilità di parlare del Sinis in dodici location prestigiose, musei archeologici nazionali e città europee”.