Alla cerimonia, oltre al sindaco di Salonicco e ai rappresentanti delle istituzione greche e italiane, era presente anche il presidente della Fondazione Antony Muroni.
“La ripresa dell’Europa post pandemia passerà anche dalla valorizzazione della sua cultura plurimillenaria: il valore aggiunto dell’offerta su un mercato turistico globale che, con il progressivo ritorno alla normalità, dovrà preparare un’offerta competitiva, capace di rivolgersi ai paesi del mondo che hanno sete di conoscere la nostra storia – ha detto il presidente Muroni nel corso del suo intervento – è per questo che gli accordi che la Sardegna ha stretto con Germania, Russia e Grecia, grazie anche al tour della mostra “Sardegna, isola megalitica”, indicano una strada che va percorsa con sempre più decisione.
Da parte nostra, grazie alle ingenti risorse messe a disposizione dalla Regione Autonoma della Sardegna, siamo decisi ad agire localmente per fare evolvere il sistema-Cabras verso un Parco archeologico che, con epicentro i Giganti di Mont’e Prama e il Museo Civico Giovanni Marongiu valorizzi un percorso capace di accompagnare i visitatori dall’antico villaggio di Cuccuru Is Arrius (neolitico medio, V millennio a.C.) e alla città di Tharros (VIII secolo a.C.) fino ai giorni nostri, in un viaggio lungo settemila anni.
Questo per fare in modo che gli sforzi legati al marketing e all’internazionalizzazione siano all’altezza dell’offerta che saremo in grado di proporre ai futuri visitatori”.