Fra gli oltre 133 mila visitatori dei siti archeologici gestiti dalla Fondazione Mont’e Prama del Museo civico Marongiu, nel corso del 2022 si è registrato un massiccio ritorno dei visitatori stranieri, con ben 63 Paesi rappresentati.
I circa trentamila turisti stranieri appassionati di beni culturali e archeologici che hanno scelto le bellezze del Sinis sono arrivati soprattutto da Francia (25,34%), Germania (21,09%), Spagna (10,88%), Usa (6,78%). Questi ultimi visitatori sembrano preferire il museo all’antica città di Tharros, in controtendenza agli svizzeri, che invece prediligono una visita all’aria aperta.
C’è anche una nuova e incoraggiante tendenza: la presenza degli stranieri inizia a essere consistente già dal mese di aprile e, nel 2022, è stata costante fino all’intero mese di ottobre. Significa che gli sforzi fatti dagli operatori economici per allungare la stagione iniziano a dare i primi risultati.
Il rinnovo dell’allestimento e l’auspicata apertura della nuova ala del Museo, con il ritorno delle statue di Mont’e Prama da Cagliari, e i lavori di messa in sicurezza e accessibilità programmati a Mont’e Prama, a Tharros e nell’ipogeo di San Salvatore, fanno presagire a un 2023 in grado di migliorare ancora i numeri e la qualità delle visite da mettere a disposizione del pubblico.
Così come la collaborazione con l’Italian Academy presso la Columbia University e la mostra sui Giganti di Mont’e Prama e la civiltà nuragica e pre-nuragica in programma da maggio a dicembre presso il Metropolitan museum di New York, con la contestuale apertura di una “Casa Sardegna” che metterà in vetrina pacchetti turistici, offerta culturale e prodotti artigianali e dell’enogastro- nomia contribuirà certamente ad accrescere l’interesse del mercato nord americano verso Cabras, il Parco archeologico naturale del Sinis e l’offerta culturale della nostra Isola.