Alle porte del nuovo anno si fa sempre più vicina la possibilità di poter visitare Mont’e Prama come sito archeologico moderno e fruibile.
Sono ventidue le idee progettuali pervenute agli uffici della Fondazione Mont’e Prama per partecipare al concorso di idee per la monumentalizzazione dell’omonima area del Sinis e a breve il sito potrà essere inserito all’interno del tour che comprende già il museo civico, la città di Tharros, la torre spagnola di San Giovanni e, dopo il restauro, anche l’ipogeo nel villaggio di San Salvatore.
I termini per la partecipazione sono scaduti lo scorso 9 dicembre e il prossimo passo ora è quello della nomina della commissione di valutazione, che si riunirà entro i primi dieci giorni di gennaio e avrà il compito di scegliere tra i vari progetti quello che maggiormente si sposa con l’idea di valorizzazione dell’area da parte della Fondazione.
“Siamo pronti al salto di qualità e per questo ci siamo rivolti agli esperti del settore lasciando che dessero spazio al loro estro creativo per la promozione di un sito che racchiude in sé bellezza e mistero. Non tutto è stato ancora scoperto a Mont’e Prama e crediamo che questo luogo meriti di essere valorizzato per una fruizione e divulgazione della storia della terra del Sinis, che è terra di Sardegna. Siamo fiduciosi sulle proposte che verranno presto visionate e valutate” ha affermato il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni, sottolineando che, grazie all’accordo con la Regione Sardegna, la Fondazione Mont’e Prama dispone già delle cifre necessarie per gli interventi sul sito.
Impossibile al momento conoscere maggiori dettagli sul contenuto dei ventidue plichi. Tutte le proposte in gara devono però rispettare i requisiti presenti nel bando ed essere volte alla realizzazione di un sistema di accessibilità, camminamenti e aree interne di sosta e pausa e alla predisposizione della cartellonistica interna al sito che grazie a un accordo tra Fondazione e Regione Sardegna sono già state finanziate
“Ogni partecipante ha avuto la possibilità di effettuare un sopralluogo nel sito archeologico – spiega il responsabile tecnico della Fondazione Alessandro Girei – e ha poi dovuto presentare una tavola con disegni, schizzi o fotografie ritenute necessarie per illustrare l’originalità dell’idea, una relazione illustrativa generale contenente i criteri seguiti nella formulazione della proposta e un elaborato di carattere fotografico dove ciascuna stampa fotografica deve riprodurre il contesto in cui si pensa di inserire il progetto di valorizzazione“.
Le proposte verranno valutate secondo i criteri di realizzabilità, bellezza e qualità, ecosostenibilità, pedonalità, originalità e dotazioni tecnologiche.
La Fondazione ha messo a disposizione per i premi la somma totale di sessantamila euro. La graduatoria finale dovrà prevedere dei riconoscimenti in denaro per i primi tre classificati, trentamila euro per il primo, ventimila per il secondo e diecimila per il terzo.